Barclaycard annuncia la nuova rete B2B blockchain

Barclaycard sta collaborando con la blockchain startup di Ethereum Crowdz per creare un sistema per transazioni rapide per aziende e istituzioni.

«Secondo l'accordo, il gateway di pagamento di Barclaycard sarà integrato nella piattaforma di Crowdz», si legge un comunicato stampa. «Successivamente testeranno il mercato con un piccolo gruppo di clienti per misurare il suo impatto sulla loro attività e perfezionare la capacità della piattaforma per soddisfare le esigenze del mondo reale.»

I test si svolgeranno su un periodo di 24 settimane e «in caso di successo, la prova sarà ampliata nello spazio commerciale».

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Crowdz è stata fondata nel 2014 e afferma di essere la prima azienda al mondo a costruire una rete di transazioni di e-commerce B2B basata su blockchain e intelligenza artificiale (AI). Utilizza la blockchain e le tecnologie IoT (Internet of Things) per creare un sistema di erogazione del credito e del valore a livello aziendale che consenta alle piccole e medie imprese di accedere tempestivamente ai servizi finanziari della supply chain.

La partnership Crowdz-Barclaycard

La partnership è il risultato del coinvolgimento di Crowdz in uno schema Barclays 2018 volto ad aiutare le aziende FinTech a velocizzare le attività. Crowdz ha sviluppato ZenoChain, un'applicazione blockchain Ethereum che opera tramite API, creata per rendere più veloci le transazioni aziendali.

«Applicando principi di intelligenza artificiale all'avanguardia e tecnologie digitali emergenti come gli smart contract e il tracking IoT a sistemi di commercio B2B antiquati e costosi, la piattaforma Crowdz consente a rivenditori, produttori e marchi di acquistare e vendere prodotti in tutta la supply chain più velocemente e più efficiente che mai», afferma la società sul suo sito web.

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Si stima che il mercato mondiale del commercio B2B supererà i 25 trilioni di dollari entro il 2020. Crowdz avverte che, poiché solo il 23% delle vendite globali B2B sarà digitalizzato, le aziende spenderanno 4 trilioni di dollari in più all'anno in costi inutili e perdite di vendite.