Il banchiere criptato Barclays Chris Tyrer si unisce a Fidelity Investments

Il banchiere criptato Barclays Chris Tyrer si unisce a Fidelity Investments. Fidelity Investments ha fatto irruzione nella Barclays Investment Bank per ottenere una posizione patrimoniale digitale.
Chris Tyrer, responsabile del progetto Digital Assets presso Barclays, si è unito al gigante dei servizi finanziari statunitensi ad aprile, secondo il suo profilo LinkedIn.
L'anno scorso, Bloomberg ha riferito che Tyrer aveva iniziato un lavoro esplorativo su come la banca britannica potesse essere coinvolta nelle criptovalute, e se avrebbe dovuto farlo.
“Barclays ha suonato clienti all'inizio dell'anno per valutare l'interesse in un banco di trading di criptovaluta, le persone che hanno familiarità con la questione hanno detto ad aprile”, ha detto Bloomberg. “Il creditore britannico ha detto che all'epoca stava monitorando gli sviluppi nel mercato della valuta digitale, ma non aveva piani concreti per avviare un'operazione del genere.”
Alla fine ha fermato il lavoro sul progetto, tuttavia, dopo che sono emerse una serie di sfide importanti e i clienti non hanno mostrato alcun vero entusiasmo. La decisione porta alla partenza di Tyrer.
Insieme a Barclays trader, Mattieu Jobbe Duval, aveva scritto sul suo profilo LinkedIn che era coinvolto nell'iniziativa. Il loro datore di lavoro, tuttavia, ha negato la sua esistenza.
Duval ha dichiarato di essere stato assunto per “valutare un business plan per l'integrazione di un asset trading desk digitale nel business dei mercati di Barclays: opportunità di ricavi, panorama competitivo, budget e pianificazione per la consegna, IT build out, impatto sul capitale e sul bilancio”.
Tuttavia, dopo che i media si sono avvicinati alla banca per ulteriori informazioni, sia Duval che Tyrer hanno modificato i loro profili LinkedIn. Tyrer ha rifiutato di commentare, anche se Duval ha detto che le informazioni pubblicate erano state “accurate”.
La negazione di Barclays ha contraddetto una domanda di brevetto, che descriveva un sistema “in cui quantità di valuta digitale possono essere create, distrutte, divise, unite o trasferite aggiungendo adeguati dati operativi a un registro di valuta digitale (ad esempio, una blockchain)”.
Essa ha inoltre evidenziato che “alcune operazioni possono essere eseguite solo da soggetti autorizzati (come le operazioni di creazione e distruzione), e altre operazioni possono essere eseguite da qualsiasi entità che detiene o detiene la quantità di valuta digitale su cui deve essere eseguita l'operazione (ad esempio dividere, unire e trasferire operazioni)”.

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