Il gestore della BRI sostiene che le banche centrali vedono “nessun valore” nell'emissione di valute digitali. Il direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali (BRI), Agustin Carstens, ha rivelato che le banche centrali “non vedono il valore” nell'emissione di valute digitali.
In un discorso tenuto venerdì alla Central Bank of Ireland, Carstens ha affermato che un passaggio alle valute digitali della banca centrale (CBDC) potrebbe apportare cambiamenti fondamentali alla stabilità dell'economia.
Uno studio condotto dalla Banca di Corea (BOK) nel mese di febbraio ha anche concluso che l'emissione di un CBDC potrebbe avere conseguenze negative sull'economia.
“Ciò ha effetti negativi sulla stabilità finanziaria, il che aumenta la probabilità di panico bancario in cui le banche commerciali sono a corto di riserve di liquidità da pagare ai depositanti”, afferma il rapporto.
Carstens ha pronunciato pensieri simili nel suo discorso, affermando che il business dei depositi e dei prestiti si sarebbe spostato dalle banche commerciali alle banche centrali, producendo un sistema a livello unico.
Carstens ha dichiarato: “Ci sono casi storici di sistemi a un livello in cui la banca centrale ha fatto tutto. Nelle economie socialiste prima della caduta del muro di Berlino, la banca centrale era anche la banca commerciale. Ma non credo che possiamo sostenere questo sistema come qualcosa che servirà meglio ai clienti.”
Carstens ritiene inoltre che non sia inverosimile credere che i CBDC potrebbero avere un premio rispetto alla valuta fiat in tempi di stress finanziario.
“Non è inverosimile immaginare che si aprirebbe un premio, in cui un euro di depositi nella banca commerciale compra meno di un euro di valuta digitale della banca centrale”, ha detto Carstens.
“Finora, gli esperimenti non hanno dimostrato che le nuove tecnologie funzionerebbero meglio di quelle esistenti. Non esiste una chiara domanda di CBDC da parte della società. Ci sono enormi conseguenze operative per le banche centrali nell'attuazione della politica monetaria e implicazioni per la stabilità del sistema finanziario.”
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