Pure Diamond Lab, con sede a Tokyo, sta sfruttando la tecnologia blockchain per monitorare la produzione, la raffinatezza e la valutazione dei diamanti coltivati in laboratorio.
«Le informazioni sulla coltivazione, l'affinamento e la valutazione dei diamanti coltivati in laboratorio vengono raccolte e digitalizzate, creando un profilo a disposizione del consumatore finale, aumentando così la trasparenza e migliorando l'esperienza di vendita al dettaglio», afferma l'azienda in un comunicato stampa.
Ha portato Junma Kawasaki, l'hacker «White Hat» che ha risolto l'hack di 500 milioni di NEM di Coincheck a gennaio, a dirigere il progetto. Egli ritiene che l'iniziativa sia «il modo corretto di usare le blockchain», mentre il produttore di Pure Diamond Lab Hideyuki Abe aggiunge che la tecnologia «dà a ogni diamante una storia».
Per espandere il progetto, la società prevede di utilizzare l'ICO di Pure Diamond Coin (PDC), una criptovaluta assicurata da Pure Diamond Farm Singapore per finanziare attrezzature e R & D.
I diamanti coltivati in laboratorio sono parte di una spinta per rendere il settore più sostenibile ed etico. Coltivare diamanti in un ambiente di laboratorio allevia la pressione della domanda sulle miniere, che costituisce una minaccia per l'ambiente. Pure Diamond Lab sostiene inoltre che la sua tecnologia blockchain aiuta a prevenire la distribuzione dei cosiddetti «diamanti di sangue», cioè diamanti estratti nelle zone di guerra e venduti per finanziare ulteriori conflitti.
A maggio, Coin Rivet ha riferito che il più grande rivenditore di gioielli in diamanti al mondo, Signet Jewelers, aveva firmato con la piattaforma blockchain di De Beers Group, Tracr.
Questo è attualmente in fase pilota con l'obiettivo di creare un record immutabile e a prova di manomissione del viaggio di un diamante lungo tutta la catena del valore. La piattaforma è stata sviluppata da De Beers Group con il supporto di BCG Digital Ventures e dovrebbe essere lanciata entro la fine dell'anno. Nel mese di maggio, De Beers Group ha annunciato un primo settore, tracciando con successo 100 diamanti di alto valore lungo la catena del valore di Tracr.
Bruce Cleaver, CEO di De Beers Group, ha dichiarato: «Tracr è focalizzata sul portare i vantaggi della tecnologia blockchain nella catena del valore dei diamanti, fornendo ai consumatori fiducia, il commercio con maggiore efficienza e costi inferiori, e i prestatori al settore con maggiore visibilità. Signet ha approfondite conoscenze sulle esigenze dei consumatori e la nostra collaborazione assicurerà che i consumatori rimangano al centro di Tracr.»
Virginia C. Drosos, CEO di Signet Jewelers, ha commentato: «L'approvvigionamento responsabile dei diamanti è sempre stato parte integrante della nostra etica aziendale, e questo sarà ulteriormente rafforzato grazie alla collaborazione con Tracr. Ci stiamo unendo al progetto pilota perché riteniamo che il progetto non solo abbia un forte potenziale per facilitare maggiore trasparenza e fiducia all'interno del settore, ma possa anche favorire la necessaria trasformazione digitale».
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