Le nuove tecnologie come blockchain, automazione, intelligenza artificiale (AI) e realtà aumentata (AR) sono priorità di investimento chiave nel settore retail, superando i fattori umani come le competenze e l'espansione della forza lavoro, secondo la ricerca di Hitachi Capital Consumer Finance.
In uno studio condotto su più di 500 decisori senior provenienti da tutto lo spettro del commercio al dettaglio non alimentare, il 36% degli intervistati ha citato la tecnologia come un'area chiave di attenzione agli investimenti. Quasi il doppio di quello che ha citato l'espansione della forza lavoro (19%), con assunzioni per competenze particolari (22%) anche basse sulle priorità.
Vincent Reboul, amministratore delegato di Hitachi Capital Consumer Finance, afferma: «Non c'è dubbio che il futuro del retail sarà guidato dalla tecnologia. Le esperienze di vendita al dettaglio sono trasformate da innovazioni coinvolgenti e creative, mentre processi come blockchain e AI hanno il potere di cambiare per sempre la supply chain e la logistica. Tuttavia, il settore è buono solo quanto le persone al suo interno, quindi rimane fondamentale per i rivenditori trovare il giusto equilibrio tra tecnologia e investimento umano».
Molti settori del commercio al dettaglio si concentrano ora principalmente sulla tecnologia, poiché sono sottoposti a pressioni per innovare tra aumenti dei tassi di business, spesa dei consumatori depressa e preoccupazioni più ampie per la salute delle High Street del Regno Unito.
Per citare un Direttore di una top 10 rivenditore di e-commerce: «La tecnologia sta cambiando il modo in cui le persone acquistano i prodotti, soprattutto nella categoria Millennial, ma è necessario avere una strategia che si rivolga sia agli acquirenti tradizionali che ai Millennials. In generale, le organizzazioni tradizionali non hanno le persone tecnologiche giuste a bordo, e abbiamo visto quei rivenditori che attraversano alcuni cicli difficili per implementare o scegliere la tecnologia giusta per il proprio business.»
Mentre i più grandi dettaglianti (25 milioni di sterline+fatturato) hanno scelto la nuova tecnologia come punto focale, solo il 10% delle aziende nella fascia più grande, pari a 16 milioni di sterline - 25 milioni di sterline di fatturato, la collocano in cima alla lista, optando invece di concentrarsi sull'aumento della propria impronta retail (31%).
Reboul afferma: «Sempre in evoluzione le richieste dei consumatori costringono l'industria a studiare attentamente come attrarre e mantenere nuovi clienti, pur gestendo le spese generali. La ricerca mostra che, non solo vi sono opinioni molto divergenti circa l'azione appropriata da intraprendere nei diversi settori del commercio al dettaglio, ma vi sono forse anche alcuni settori in cui la tecnologia rispetto agli investimenti umani è fuori gioco».
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