Europol ha pubblicato la sua quinta valutazione annuale della criminalità organizzata su Internet, evidenziando attacchi informatici di portata e portata senza precedenti. Il rapporto copre tutto, dal criptojack e dall'abuso criminale delle criptovalute al ransomware, alle informazioni relative allo sfruttamento dei minori, alla frode darknet e alle carte non presenti.
Catherine De Bolle, Direttore Esecutivo di Europol, afferma nella prefazione che il rapporto «porta alla nostra attenzione minacce precedentemente sottovalutate» che si traduce in «perdite finanziarie significative, guadagni criminali e facilitazione di altri reati».
Aumento degli abusi penali
Il documento rileva che «man mano che l'abuso criminale delle criptovalute cresce, gli utenti e gli scambiatori di valuta diventano bersagli».
Europol sostiene che i criminali abusano sempre di più delle criptovalute per finanziare attività criminali.
«Mentre Bitcoin ha perso la sua maggior parte della quota complessiva di mercato delle criptovalute, rimane la criptovaluta principale incontrata dalle forze dell'ordine», aggiunge il rapporto. «In una tendenza che riflette gli attacchi alle banche e ai loro clienti, gli utenti e i facilitatori di criptovaluta sono diventati vittime di crimini informatici stessi. «
Gli scambi decentrati fanno parte del problema
Europol incolpa l'insorgere di questi reati a «nuovi sviluppi, come gli scambi decentrati, che consentono scambi senza alcun requisito di Know Your Customer (KYC). È probabile che le criptovalute ad alta privacy rendano obsoleti gli attuali servizi di missaggio e tumbler».
Sottolinea che c'è una nuova tendenza alla criminalità informatica, soprannominata «crypto jacking», che si dice sia lo sfruttamento della larghezza di banda degli utenti di Internet e la potenza di elaborazione per estrarre le criptovalute.
«Pur non essendo illegale in alcuni casi, essa crea tuttavia ulteriori flussi di entrate e, di conseguenza, stimola gli aggressori a hackerare siti web legittimi per sfruttare i loro sistemi di visitatori», Europol sates. «Il malware per l'estrazione di crypto funziona con lo stesso effetto, ma può paralizzare un sistema di vittime monopolizzando il loro potere di elaborazione.»
Il criptojacking è popolare tra i criminali perché permette di operare con poco o nessun impegno con le loro vittime, il che a sua volta li espone alla minima attenzione delle forze dell'ordine.
Europol sostiene che i criminali sono implacabili e continueranno senza dubbio ad abusare delle criptovalute.
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