Cryptopia rivela che circa il 9% delle partecipazioni totali dello scambio sono state rubate durante l'hack di gennaio. Cambio di criptovaluta basato sulla Nuova Zelanda Cryptopia ha pubblicato un aggiornamento sulla quantità di fondi rubati dagli hacker a gennaio.
Come riportato da Coin Rivet, inizialmente si pensava che più di $11 milioni fossero stati rubati a causa della violazione dei portafogli caldi dello scambio.
Le forze dell'ordine locali hanno affermato di aver fatto “ottimi progressi” nell'indagine sull'hack, nonostante ammetta che potrebbe richiedere del tempo a causa della complessità della blockchain forense.
In un aggiornamento di mercoledì, Cryptopia ha dichiarato: “Stiamo continuando a lavorare per valutare l'impatto causato dall'hack di gennaio. Attualmente, abbiamo calcolato che il caso peggiore del 9,4% delle nostre partecipazioni totali è stato rubato.”
Sebbene una cifra monetaria non sia stata confermata dallo scambio, le aziende di analisi dei dati blockchain prevedono che ben 16 milioni di dollari nei token Ethereum e ERC-20 sono andati persi.
Cryptopia ha aggiunto al suo aggiornamento dicendo che sta “proteggendo ogni portafoglio individualmente per garantire che lo scambio sia completamente sicuro quando riprendiamo il trading”.
Lo scambio ha proseguito per avvertire i clienti di depositare fondi in vecchi indirizzi di Cryptopia, aggiungendo: “Come risultato dei nuovi portafogli, si prega di astenersi immediatamente dal depositare fondi in vecchi indirizzi di Cryptopia. Ci saranno altri aggiornamenti domani, tieni d'occhio la nostra pagina.”
Il calvario di Cryptopia, insieme allo scandalo QuadrigacX che ha visto legare $190 milioni di fondi dei clienti, è una chiara dimostrazione del perché gli investitori di criptovaluta dovrebbero prendere il controllo delle loro chiavi private invece di lasciare fondi su uno scambio.
Per ulteriori notizie, guide e analisi di criptovaluta, clicca qui.
Disclaimer: The views and opinions expressed by the author should not be considered as financial advice. We do not give advice on financial products.