La commissione per i problemi economici e monetari (ECON) del Parlamento europeo afferma che l'esperimento Bitcoin non solo è sopravvissuto, ma si è ampliato oltre lo status di nicchia.
La relazione conclude tuttavia che criptovalute non hanno alcun valore intrinseco in quanto «non sono legati ad alcuna merce sottostante o valuta sovrana. La loro forma esclusivamente digitale, il meccanismo piuttosto complicato e ad alta intensità di lavoro della loro creazione, e la mancanza di volontà politica di accettarli come corso legale ufficiale in qualsiasi giurisdizione limiteranno la loro circolazione e l'uso e li renderanno improbabili concorrenti al denaro sovrano».
Il rapporto continua a dire che le criptovalute «rispondono alla domanda reale del mercato» e hanno il potenziale per diventare una «moneta privata a tutti gli effetti» o addirittura un elemento permanente dell'economia globale. Tuttavia, è improbabile che Bitcoin e altri minacciino le banche centrali e le valute sovrane e smantellino i sistemi monetari esistenti.
Ci sono paesi con inflazione iper o fuggiasca, come il Venezuela, che possono trarre vantaggio dalla sostituzione della loro valuta fiat con la crittografia. Per quanto riguarda la regolamentazione, le autorità dovrebbero considerare le criptovalute come «qualsiasi altro strumento finanziario», tenendo conto dei potenziali rischi, tra cui il riciclaggio di denaro, l'evasione fiscale e altre attività illegali.
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