L'Iran ha annunciato l'intenzione di lanciare una criptovaluta controllata dallo stato che sarà sostenuta dal rial e sviluppata sulla tecnologia open source Hyperledger Fabric gestita dalla Linux Foundation.
La criptovaluta iraniana - che viene chiamata rial digitale - sarà configurata in modo che non possa essere estratta e che i suoi registri delle transazioni siano accessibili solo su una blockchain privata.
«L'infrastruttura (cripto) dovrebbe essere come un ecosistema disponibile per le banche iraniane e le aziende attive nell'area delle criptovalute dopo essere stato testato e rivisto», ha riferito l'agenzia di stampa iraniana IBENA.
Il Centro Nazionale del Cyberspazio Iraniano (NCC) ha rivelato la bozza della criptovaluta. Il vicedirettore incaricato della stesura dei regolamenti per il Consiglio Supremo del Cyberspazio, Saeed Mahdiyoun, ha confermato i piani del NCC di lanciare una criptovaluta.
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Mahdiyoun ha anche detto che entro la fine di settembre, la Banca Centrale dell'Iran dovrebbe rendere pubblica la sua posizione ufficiale sulla criptovaluta.
Il governo iraniano ha vietato le operazioni di criptovaluta dopo che sono state sollevate preoccupazioni per il riciclaggio di denaro alla fine dello scorso anno.
Motivi della nuova crittografia
Secondo quanto riferito, il passaggio alla criptografia in Iran mira a eludere le sanzioni statunitensi che saranno introdotte a breve, e anche a facilitare le rimesse da e verso il paese mediorientale.
Anche il Venezuela, che è stato colpito da massicce sanzioni da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, ha recentemente lanciato una moneta digitale chiamata Petro, che molti esperti ritengono non sia criptovaluta perché non è decentrata e sostenuta dalle riserve petrolifere del paese.
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Informatics Services Corporation/Core Banking dell'Iran ha dichiarato che utilizzerebbe la nuova crittografia come strumento di pagamento interbancario e come modulo di pagamento locale.
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