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Brevetti: Non sempre una virtù

Brevetti: Non sempre una virtù. Il software open source ha cambiato il mondo più di quanto molti di noi conoscano. Linux è il sistema operativo più diffuso al mondo, senza che la maggior parte di noi lo utilizzi sui propri computer. Creato da Linus Torvold, il software è riuscito attraverso la collaborazione fornita da una vasta comunità, tutti contribuendo a migliorare il codice. Avendo il progetto come un sistema open source non redditizio, chiunque, ovunque potrebbe contribuire al codice. Questo ethos è in netto contrasto con l'uso dei brevetti, che è stato dominante nella società del XX secolo.
Dai un'occhiata al modo in cui Microsoft gestiva il suo impero di Windows. Sia Windows che iOS di Apple sono stati costruiti sul retro dei brevetti. Si potrebbe pensare che Windows e IOS hanno vinto la battaglia per i sistemi operativi. Tuttavia, questo non è vero. Linux è la spina dorsale di gran parte dell'architettura informatica che usiamo oggi. La maggior parte di internet funziona su di esso.
Il dibattito sull'uso dei brevetti prosegue fino ad oggi. Ci sono due aspetti fondamentali di questo argomento. Una parte crede che se qualcuno crea qualcosa, meriti di essere compensato prima che tutti possano modificare quella tecnologia. L'altra parte ritiene che limitando l'uso delle nuove tecnologie attraverso i brevetti, i progressi possano diventare molto più lenti. Questo non e' solo un problema nel mondo della tecnologia. All'interno dei prodotti farmaceutici, una grande azienda farmaceutica può avere il monopolio di un farmaco salvavita e pagare prezzi estremamente elevati (estorsione). Essi sostengono che i profitti ricavati dai brevetti vengono reinvestiti nella ricerca e possono quindi trovare nuove medicine.
All'interno delle criptovalute, la maggior parte dei progetti è open source e chiunque abbia l'abilità e la dedizione può aiutare a lavorarci. Pertanto, il dibattito sui brevetti è piuttosto modesto. Cioè, fino a quando non si arriva a Bitcoin SV e Craig Wright fork di Bitcoin Cash. Wright ha parlato molto della quantità di brevetti su cui sta lavorando. Si è spinto fino a sostenere che intende superare Thomas Edison con il suo numero di brevetti.
Se Bitcoin è simile a Linux, il BSV di Wright è simile a emulare Bill Gates e Windows. C'è un piccolo problema, però. Wright non e' Gates. Wright e' un clown. Diciamo solo che Wright deve avere successo (cosa che non lo farà). Quello che verrebbe creato è una versione ancora più centralizzata di Bitcoin gestita esclusivamente dal team di nChain. Se Wright per vincere nella sua battaglia, si avrebbe una moneta che emula tutto sbagliato con l'attuale sistema finanziario, bar allentamento monetario.
I brevetti non vanno da nessuna parte nel prossimo futuro. Guardare la crociata sui brevetti di Craig Wright all'interno delle criptovalute è un altro chiaro segno che ha perso la trama. Povero ragazzo.

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