Starbucks: Spiacente, la rivoluzione crittografica al dettaglio è in attesa

Se leggi una delle «Starbucks o Starbucks non accetterà la criptovaluta» Storie della scorsa settimana potreste essere un po' confusi. Martha Bennett, analista principale di Forrest Research, spiega perché l'azienda non accetterà la criptovaluta nei suoi coffee shop in tempi brevi.

La notizia dell'interesse dell'azienda non cambia nulla sul fatto che la crypto stia diventando mainstream. Bennett commenta: «È cambiato qualcosa da quando questa storia è scoppiata? La risposta è no.»

«Quando la storia è scoppiata, è stato completamente erroneamente riferito come se Starbucks stesse per accettare la criptovaluta, quando hanno dichiarato categoricamente che non lo erano», continua.

Spiega che è difficile per la criptovaluta e la vendita al dettaglio nel punto vendita. Questo perché: «Semplicemente non ha senso. Costa troppo ed è troppo lento accettarlo».

Il valore della criptovaluta è «troppo volatile» per poter elaborare la transazione mentre cambia «di ora in ora».

Descrive la criptovaluta come «numeri generati casualmente che qualcuno aveva scelto di associare un valore». Bennett sta analizzando la criptovaluta da più di quattro anni. Lo descrive come «non una brutta cosa» che una grande impresa come Starbucks stia cercando di farsi coinvolgere.

Molte start-up in questo campo non arrivano da nessuna parte come la tecnologia fallisce o c'è qualche altra lacuna. «Se creano una nuova piattaforma che permette alla crypto di entrare a far parte di questo mondo, non è una brutta cosa.»

Backup Bakkt

La storia è scoppiata solo una settimana fa, quando il gigante del caffè di Seattle ha annunciato che avrebbe aderito e sostenuto un progetto chiamato Bakkt . Questo sfrutterà le soluzioni cloud di Microsoft, potenzialmente la piattaforma basata su Azure Blockchain, creando l'infrastruttura necessaria per gestire e usare gli asset digitali.

Poi alcuni analisti hanno messo insieme due più due e ne hanno fatti 40. E' un bel salto presumere che presto compreremo i nostri frappuccinos con la crittografia in uno dei 28.000 punti vendita di Starbucks in tutto il mondo. Funzionamento in un modo più simile a uno scambio di domanda.

Lo scambio funziona convertendo asset digitali come Bitcoin in valute come il dollaro statunitense, che può poi essere utilizzato come Starbucks. Un comunicato stampa datato 1 st Agosto, ha dichiarato Bakkt sarà un «ecosistema regolamentato e globale per le risorse digitali» che consentirà ai clienti e alle istituzioni di «acquistare, vendere, archiviare e spendere risorse digitali».

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