Bitfi di John McAfee rinuncia alla rivendicazione inviolabile
Bitfi, il portafoglio di criptovalute da $120 sostenuto dall'imprenditore di software anti-virus John McAfee, ha ritrattato affermazioni che il suo servizio è «inhackable».
Questo fa seguito a un gruppo di ricercatori della sicurezza, tra cui il prof. Alan Woodward, esperto di sicurezza informatica della Surrey University, che ha rilasciato prove che hanno dimostrato che il portafoglio era compromesso.
Bitfi aveva offerto in precedenza un premio di 250.000 dollari (190.000 sterline) a chiunque potesse hackerare il portafoglio. Il suddetto gruppo di ricerca è entrato in azione, ma non è riuscito a rivelare difetti di sicurezza in conformità con le regole. I Bitcoin all'interno devono essere rimossi dal portafoglio, cosa che ha infasticato la comunità della sicurezza informatica, poiché spesso vengono identificate debolezze ma non sono state attuate.
Bitfi ha rilasciato la seguente dichiarazione su Twitter:
John McAfee continua a resistere, tuttavia, rispondendo a un seguace di Twitter: «Sta vendendo come hotcakes. Eppure, nessuno è stato in grado di hackerarlo e prendere le monete. Dal momento che lo scopo del portafoglio è quello di memorizzare le monete, ogni «hack» dichiarato non ha avuto successo. E' chiaramente inviolabile.»
Scott Thompson
Scott has been working in technology and business journalism for nearly 20 years, with a focus on FinTech, retail, payments and disruptive technology. He has been Editor of such titles as FStech, Retail Systems and IBS Journal and also contributed to the likes of Retail Technology Innovation Hub, PaymentEye, bobsguide, Essential Retail, Open Banking Hub, TechHQ and Internet of Business.